Hachi Ko

Lo Spirito degli Akita

hachi1hachi2Nessuna storia degli Akita può dirsi completa senza la narrazione della vita di quello che viene ricordato come l’Akita più famoso di tutti i tempi: Hachi-Ko. Questo bellissimo esemplare, nato nel 1923, era di proprietà del prof. Eizaburro Ueno, docente di lettere dell’Università di Tokio.
Tutte le mattine Hachi era abituato ad accompagnare il professore nella sua quotidiana passeggiata verso la stazione ferroviaria di Shibuya e tutte le sere ripercorreva la stessa strada andando ad aspettare il suo padrone al rientro dalla sua giornata lavorativa.
Un giorno del maggio 1925, il professore venne colpito sul lavoro da un infarto e morì. Quel giorno Hachi-ko, come sua abitudine, andò alla stazione in attesa dell’arrivo del suo amato padrone e rimase lì tutta la notte fino a quando degli amici del professore lo andarono a prendere, riportandolo a casa.
Da quel giorno, per oltre dieci anni, ogni mattina Hachi si indirizzò verso la stazione nella
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speranza di veder tornare Eizaburro, aspettandolo fino a notte fonda. Per questo suo attaccamento e fedeltà al suo padrone, ben presto divenne un eroe, oltre che una leggenda, per tutto il Giappone.
Nel 1934 una statua di bronzo fu eretta in suo onore nella stazione di Shibuya e un’altra venne posta nella stazione di Odate, capitale della prefettura di Akita.
L’8 marzo del 1935 Hachi-ko morì e quel giorno venne dichiarato lutto nazionale. Durante il conflitto mondiale molte statue furono fuse per scopi bellici, tra queste anche quelle di Hachi-ko, ma già nel 1948 le autorità nazionali posizionarono un’altra statua nel luogo originario, fuori dalla stazione di Shibuya, e nel 1964 anche la statua di Odate venne ricollocata al di fuori della locale stazione.
Ancora oggi, tutti i passeggeri, uscendo dalle due stazioni possono ammirare le due statue, quale testamento spirituale di fedeltà e intelligenza di questa stupenda razza.